sabato 22 novembre 2008

imballaggi 2

L’importante è vendere

Ci sono anche imballaggi studiati apposta per aiutare la conservazione del prodotto ed hanno una ragione,

ma tanti altri sono semplicemente un mezzo per suggerire all’acquirente l’idea di un valore maggiore del prodotto.

Perché, spesso, frutta e verdura non vengono vendute sciolte, bensì in vassoietti di cartone (se va bene) o di plastica? Molto semplice, perché l’uniformità della pezzatura conferisce un’idea di maggior pregio, di maggior cura a tutti i livelli.
Queste merci vengono così presentate, per giustificare il prezzo merceologico, spesso non giustificato. Non importa la qualità, va piazzato. Non importano i processi di reperimento e di lavorazione, non importa quanta spazzatura creano le confezioni di questi oggetti.


L’importante è che si venda: una mela, un mestolo, una valvola.


Pochi anni fa, una grossa industria alimentare specializzata in prodotti da forno, sperimentando del pane, ottenne delle forme che, in fase di lievitazione e cottura, creavano delle creste. Nessuno avrebbe comperato quel pane troppo strano, inoltre il processo di imbustatura sarebbe stato difficile. La faccenda però non era risolvibile in tempi brevi, bisognava operare su di un macchinario molto complesso. Ma se si fosse fermato il macchinario, si sarebbe andati in perdita. La perdita di quella linea avrebbe ridotto il margine complessivo di profitto della ditta.
Così hanno studiato e trovato una soluzione geniale. Geniale alla massima potenza, tanto da fargli tanto di cappello. Per continuare a produrre, mentre si studiavano le migliorie da fare ai macchinari, hanno rifinito i pani tagliando loro “le sbavature” e li hanno offerti sul mercato già tagliati in cassetta. Hanno impostato una campagna pubblicitaria nazionale, dove un’allegra famiglia si gustava una zuppa casalinga con dei singolari crostini, che sembravano fatti apposta per fare scarpetta o puccino. I crostini non erano che le rifiniture create dall’errore della macchina, ripassate in forno. Confezione e battage pubblicitario, hanno risolto il problema. L’industria ha avuto il tempo di sistemare la produzione senza mai fermarla, ha piazzato anche il prodotto mal riuscito. Se cercate i crostini per fare scarpetta, non li trovate più. Erano solo l’intelligente soluzione consumistica di un problema temporaneo!


La categoria degli imballi e delle confezioni è l’humus di questo tipo di soluzioni.

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